Augustus Carp - Recensione
- ilgiardinoinglese
- 26 lug 2021
- Tempo di lettura: 2 min
L'autobiografia di un vero galantuomo. Uno dei più grandi romanzi comici del XIX secolo caduto nel dimenticatoio per decenni.
Augustus Carp - H. H. Bashford
239 pag. - Inglese - 1° edizione 1924 - ELLIOT
Augustus Carp è il più grande oppositore al peccato, religiosissimo, ben educato, risoluto a promuovere la cristianità, la bontà e sopratutto sè stesso.
Un uomo falsamente pio e puritano, figlio di un padre di egual fattura, racconta la propria vita di uomo probo. Nella realtà è un borioso patentato che condanna i vizi altrui ma giustifica, e a volte glorifica, i propri e che risulta comicissimo nella sua incomprensione di essere ridicolo.
Una scrittura elaborata, ricercata, decisamente di altri tempi, d'ispirazione ottocentesca nonostante sia stato editato nel 1924. Una penna sublime e scorrevole nella sua complessità, per veri appassionati del'old style.

Una satira tagliente dell'ipocrisia morale e religiosa radicata all'epoca, come ancora oggi, di un autore che rimase sconosciuto per lungo tempo e che quando uscì non ebbe il successo che avrebbe meritato. Un titolo da riscoprire per l'umorismo inglese frizzante, per l'ironia delle situazioni (alcuni piccoli momenti graziosi da fiera degli equivoci), per comprendere quanto eravamo "bacchettoni" e per tentare di non esserlo più, o meno, in questo secolo.
Ognuno di noi, leggendo questo libro, si accorgerà di aver incontrato almeno una volta nella propria vita, un Augustus Carp.
Veronica
Consigliato per appassionati di:
Narrativa - Autobiografia - Romanzo
Quarta di copertina:
Pubblicato anonimo nel 1924, dimenticato per decenni, "Augustus Carp" è divenuto nel tempo un classico della letteratura umoristica inglese. Religiosissimo, Presidente della Lega della Purezza di San Potamus, Augustus Carp è il più tenace oppositore al Peccato sotto qualsiasi forma esso si manifesti. Glorioso nella sua mediocrità, puntuale nell'esporre le colpe di chiunque incontri sul suo cammino, risoluto nella difesa della Bontà e nel promuovere se stesso, le dimensioni della sua Pietas sono inferiori solo al suo girovita. L'autobiografia apocrifa di un uomo falsamente pio e puritano, pieno di sé e comico nella sua vacuità boriosa, che indulge a numerosi atti immorali in nome del Cristianesimo e giustifica i propri vizi, mentre condanna senza appello quelli degli altri. Un piccolo libro di culto.
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