QUANDO FALCONE INCONTRO' LA MAFIA - Recensione
- ilgiardinoinglese
- 23 mag 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Quando Falcone non era ancora Falcone.

QUANDO FALCONE INCONTRO' LA MAFIA - S. Mugno
160pag. - Biografia
Oggi sono passati trent'anni.
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Il 23 Maggio 1992 Giovanni Falcone, una delle figure emblematiche contro la lotta alla mafia, viene ucciso sull'autostrada per Capaci.
A distanza di trent'anni la mafia è cambiata, si è evoluta forse, ha cambiato modus operandi, non è più stragista ma è ugualmente presente, forse anche di più.
Ormai infiltrata in quasi ogni livello di potere e in assenza di lotta da parte dello Stato, abbiamo ancora bisogno di Falcone e di leggere di lui.
Questo libro però non ci parla del Giovanni Falcone magistrato ucciso a Capaci, nè degli estenuanti anni passati nell'aula bunker di Palermo per il famoso Maxiprocesso del 1986 (conclusosi nel Gennaio 1992).
Questo libro parla della sua vita prima di incrociare la vera mafia, dei suoi anni adulti ma della giovinezza, della prima moglie, dell'incontro con la seconda e nel mezzo i primi incontri ravvicinati con le cosche e i relativi casi, con digressioni e un ricco bagaglio di note.
Un lungo racconto biografico con paragrafi su casi specifici con capimafia, una lente d'ingrandimento su ciò che poi ha portato Falcone ad essere Falcone.
Un percorso per me obbligatorio per comprendere al meglio la strage del 23 Maggio 92. Preferisco celebrare l'inizio del suo lavoro e non la sua fine, perchè in realtà Falcone (come Borsellino e tanti altri come loro) non morirà mai, perchè "gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini."
Veronica
Consigliato per appassionati di:
Saggi - Biografie
Quarta di copertina:
"Mi sono fatto le ossa a Trapani come sostituto procuratore. La mafia è entrata subito nel raggio dei miei interessi professionali con uno dei grandi processi del dopoguerra. Dieci assassinii e la mafia di Marsala dietro le sbarre. Era il novembre del1967" raccontò Giovanni Falcone a Marcello Padovani. Il nostro volume ricostruisce, in modo puntuale proprio l'intenso e pressoché sconosciuto tirocinio di giudice antimafia di Giovanni Falcone a Trapani (1967-1978), attraverso i processi da lui istruiti. Racconta, al contempo, grazie alle molteplici testimonianze di amici, colleghi e cronisti di quel tempo, la spumeggiante sfera sociale e l'interessante coté privato della sua vita. Pagina dopo pagina emerge che gran parte degli "uomini d'onore" e delle "famiglie" mafiose del Trapanese di un certo rilievo finirono, in qualche misura, nel suo raggio d'osservazione: da Mariano Licari a Salvatore Zizzo, dai Rimi al giovanissimo Francesco Messina Denaro. Il libro racconta anche taluni singolari processi di natura diversa di cui il magistrato ebbe ad occuparsi.
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