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Che sia io la tua estate - Recensione

  • ilgiardinoinglese
  • 2 lug 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Una raccolta per appassionati della Dickinson.



Che sia io la tua estate - E. Dickinson

92 pag. - Inglese - Garzanti


Come dico sempre recensire una raccolta di poesie ha, forse, poco senso. La poesia è così personale, genera emozioni così individuali, che esprimere pareri positivi o negativi può risultare fine a sè stesso.


Non avevo letto mai letto le poesie della Dickinson, e devo dire che forse le mie aspettative erano molto alte e che i continui trattini di separazione mi danno un fastidio! In sintesi, non sono molto soddisfatta dalle poesie di Emily, anche se ce ne sono alcune che mi hanno colpita.


"La pena ha un punto di vuoto

non sa ricordare quando

cominciò - o se un tempo

ci fu, quando non c'era -

Non ha futuro - che in sè -

il suo infinito ha dentro

il suo passato - e s'illumina a cogliere

periodi nuovi - di pena."


Ineffetti credo di preferire le poesie ermetiche, molto brevi e ricche di significato anche non immediato. Infatti per questo amo gli Haiku giapponesi, in 3 versi un mondo. Di questa raccolta ho apprezzato quelle più concise:


"Una parola è morta

appena è detta,

qualcuno dice.

Io dico che soltanto

quel giorno

comincia a vivere."


O anche:


"Ammira questo piccolo flagello -

benedizione dei viventi -

comune quanto sconosciuto

e il cui nome è amore."


Quindi, in conclusione, le poesie sono molto, troppo personali e le emozioni che ne scaturisocno sono talmente soggettive che non si può dire "sono belle" o "sono brutte". E' cmq una raccolta ben fatta, in un'edizione economica che però si legge benissimo, non è fragile o delicata, le pagine sono ben incollate e la grammatura della carta dona la giusta soddisfazione.


Del resto è sempre Garzanti.


Veronica

 

Consigliato per appassionati di:

Poesia


Quarta di copertina:

Emily Dickinson è tra le voci più note e citate della lirica moderna: nei suoi versi la continua oscillazione tra estasi assoluta e smisurato dolore, tra desiderio e privazione, tra attesa e abbandono commuove il lettore, che immediatamente si identifica nell’esperienza personale dell’autrice. Questo volume raccoglie alcune delle sue poesie d’amore più belle: l’intima irrequietezza e la tensione spesso lacerante che sono un tratto saliente della biografia della Dickinson emergono con chiarezza anche nella sua opera, comunicando un’intensità e un’espressività inconfondibili.


 

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