Dove i gamberi d'acqua dolce non nuotano più - Recensione
- ilgiardinoinglese
- 4 ago 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Nel mese di Agosto, si intrecciano storie, tradimenti, gelosie dei personaggi dell'alta società più in voga del secolo come i fratelli Agnelli.
Dove i gamberi d'acqua dolce non nuotano più - G. Nuvoletti
Italiano _ 1° edizione 2008 _ Fazi _ 293 pag.
La storia del locale più alla moda della Versilia e dell'intera nazione: la Capannina di Forte dei Marmi.
Già nell'agosto del 1929 infatti la crème de la crème dell'aristocrazia assiste alla costruzione sulla spiaggia di quel ritrovo a cui daranno anche il nome.
E qui, nel mese di Agosto, si intrecciano storie, tradimenti, gelosie dei personaggi dell'alta società più in voga del secolo come i fratelli Agnelli, il ministro Italo Balbo "che ammarava col suo idrovolante per prendere il solito aperitivo" e il mitico inventore di uno degli ape più famosi dello stivale il Conte Camillo Negroni.

Classismo e snobismo sono i tratti caratteristici di questa storia; uomini e donne privilegiati che superano il dopo guerra, il boom economico, gli anni 80 e 90, gli spaventosi 2000, mettendo in luce gli stili di vita, le mode, gli usi e il lessico di quasi un secolo con francesismi e superbia.
L'autrice è la figlia di uno dei protagonisti di questa upper class, il Conte Nuvoletti.
Lo stile non mi ha proprio conquistata pur essendo diretto e leggero (e non povero) ma la storia e i personaggi meritano molto.
La particolarità della divisione dei capitoli mi è piaciuta molto, ogni capitolo racconta del solo mese di Agosto di ogni anno dal 1929 al 2007.
Promosso per la spiaggia!
Veronica
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Biografie - Com'eravamo
Quarta di copertina:
Siamo nell'agosto del 1929 e da un'idea di Achille Franceschi, geniale albergatore di Forte dei Marmi, nasce La Capannina, tempio della crème della società italiana del tempo e, nei decenni a venire, teatro di riti, amori e svaghi delle maggiori famiglie aristocratiche e imprenditoriali del paese. Qui, dove si poteva bere un Negroni seduti accanto al conte che inventò e diede il suo nome al celebre cocktail, la giovane Nuvoletti fa i suoi primi passi sul palcoscenico della mondanità. Sullo sfondo della magica atmosfera degli anni Cinquanta e Sessanta, quando ancora i sarti non erano stilisti e le signore vestivano Pucci o Marucelli: si stagliano i volti giovani e bellissimi di Andreola, Stefanella e Nicolas, semidei di un microcosmo mondano che balla al ritmo delle primizie jazz appena arrivate da New York, mentre l'intera nomenklatura chic vive e si diverte seminando i suoi peccati, i suoi scandali al sole, e piccole e grandi tragedie s'intrecciano con quelle della storia del nostro paese.
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