LA MORTE PAGA DOPPIO - Recensione
- ilgiardinoinglese
- 24 gen 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Un noir dei più classici ma dalla trama complessa e dal profumo così retrò.

LA MORTE PAGA DOPPIO - J. Cain
128 pag. - Americano - 1° ed. 1943 - Adelphi
Questo romanzo ci voleva proprio, dopo tanti classici. L'ho adorato.
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Non stupisce che da questo romanzo ne abbiamo fatto dei film; un noir perfetto, dalle atmosfere perfette, dai personaggi perfetti.
Un meccanismo a incastro di precisione che si sviluppa e conclude nel giro di meno di un anno ma che si divora in circa 2 ore.
Perno della trama è una truffa assicurativa ai danni del marito della bella dark lady di turno nella Hollywood degli anni Trenta.
Il romanzo è raccontato in prima persona dall'agente assicurativo che si invaghisce della lady che aiuterà a ingannare il marito, un lungo racconto dei fatti e dei pensieri vissuti dalla parte del colpevole e non del detective.
Avvincente, ricco di colpi di scena, personaggi delineati vividamente e ti convince che il "delitto perfetto" esista davvero, che sia davvero possibile.
Gli ingredienti per farne un must c'erano tutti e infatti i film non si sono fatti attendere troppo, tra cui forse il più celebre "Brivido caldo" del 1981.
Scorrevolissimo e bellissimo. Consigliato!
Veronica
Consigliato per appassionati di:
Noir - Narrativa
Quarta di copertina:
"La morte paga doppio" uscì per la prima volta a puntate sulla rivista "Liberty" - uno dei tanti pulp magazine dell'epoca - tra il febbraio e l'aprile del 1936. Quando, poche settimane dopo, Joe Sistrom della Paramount entrò nell'ufficio di Billy Wilder ingiungendogli di leggere subito quel "thriller su una donna che uccide suo marito per riscuotere l'assicurazione", ignorava di avere innescato, oltre alla lavorazione di un grande film quale "La fiamma del peccato", un'inesauribile vena di leggende. Come quella del curioso record stabilito da Wilder stesso, che divorò il romanzo di Cain in cinquantotto minuti contro le due ore, cinquanta minuti e sette secondi indicati dalla rivista come tempo necessario alla lettura. E si potrebbe continuare a lungo, se non altro per spiegarsi il profumo di scandalo che ancora oggi avvolge questo archetipo del noir, che ci attrae allo stesso modo in cui il protagonista, pur sapendo che sarebbe più prudente "mollarla come un attizzatoio rovente", è attratto dalla sua dark lady.
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