La Signora delle camelie - Recensione
- ilgiardinoinglese
- 28 apr 2021
- Tempo di lettura: 2 min
La drammatica storia di Margherita Gautier di Alexandre Dumas figlio.
La Signora delle Camelie - A. Dumas
288 pag. - Francese - 1° edizione 1848
I Dumas mi sono sempre piaciuti. Padre o figlio, indistintamente. Si riconosce la scrittura dell'uno o dell'altro ovviamente, ma hanno uno stile elegante e ottocentesco a cui non so resistere.
Oggi vi parlo di Margherita Gautier, o meglio de La Signora delle Camelie. Un'opera senza tempo nata a metà dell'800 e giunta fino a noi in molteplici edizioni.
E' la trasposizione letteraria della storia d'amore dell'autore con Marie Duplessis e rappresenta la vita e i segreti di quello che nel dramma omonimo egli definisce "il demi-monde", cioè la società equivoca, in cui il fasto si alterna alla miseria e alla corruzione.
"Il romanzo, ambientato a Parigi, è narrato in prima persona e il narratore dichiara di voler raccontare una storia vera e toccante di cui è venuto a conoscenza in modo casuale. Inizia quindi a raccontare della sua visita ad un appartamento messo all'asta con tutti i mobili. "

Questo romanzo è la storia drammatica dell'amore tra la cortigiana Margherita e il giovane Armando. Per lui, la donna rinuncia alla vita brillante di mantenuta d'alto bordo e i due si ritirano a vivere insieme in campagna.
Ci sono tante riflessioni che ho fatto leggendo questo testo anni fa e rileggendolo ora; una su tutte è proprio questa: sarei disposta a fare altrettanto?
Quest'ultimo mese mi sono capitate, o ho scelto, letture che mi pongono delle domande a cui sono disposta a rispondere anche se molto scomode.
Un'altra domanda è: se il padre del mio amato mi dovesse chiedere di lasciare il figlio perchè sono una cortigiana (alias: qualsiasi categoria considerata repellente) e perchè la figlia (quindi la sorella del mio amato) sta per sposarsi e quindi io creerei un incidente diplomatico/sociale/economico, che farei?
Eh a questo è difficilissimo rispondere.
L'amore fa compiere scelte strane, a volte troppo ponderate quindi di testa, altre troppo frettolose ed emotive, guidate dal cuore.
L'ultima domanda è: la vendetta dopo una delusione è concepibile? A questo ho risposto, nonostante io comprenda le ragioni, con un secco no. La vendetta distrugge anche il suo portatore, non solo il ricevente. Raramente ne vale davvero la pena.

Tralasciando un momento le mie divagazioni personali, la scrittura è qualcosa di sublime. L'ho già detto che adoro i Dumas si? Bene! E' così... sono eleganti, ricchi, a volte pomposi altre asciutti. I dialoghi e i personaggi mi catturano sempre. L'aspetto sociale della storia è ben noto, non mi voglio dilungare su questo; tutta l'atmosfera invece è meravigliosamente decadente e venata di tristezza dall'inizio alla fine.
Si capisce subito che il romanzo è un dramma e che quel pizzico di pesantezza che si inizia a sentire finirà per essere un sublime piccolo macigno sul cuore. Del resto ci piacciono sempre gli amori impossibili no?
Veronica
Consigliato per appassionati di:
Drammi - 1800 - Narrativa
Quarta di copertina:
L'amore infelice e "scandaloso" tra la démi-mondaine Margherita Gautier e Armando Duval; un romanzo che se a suo tempo suscitò lo sdegno dei benpensanti per il tema trattato (e per il modo in cui era denunciata l'ipocrisia del ceto borghese), commosse migliaia e migliaia di lettori in tutto il mondo.
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