MEMORIE DEL SOTTOSUOLO - Recensione
- ilgiardinoinglese
- 21 gen 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Un rrusso in piena regola, una matrioska di pensieri.

MEMORIE DEL SOTTOSUOLO - Dostoevskij
140 pag. - Russo - 1° ed. 1864- Einaudi
Continua la mia settimana "Dalla gelida Russia". Ho voluto approcciare alla letteratura russa con tre racconti lunghi affrontando tre tematiche distinte e autori famosissimi.
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Memorie del sottosuolo è suddiviso in due parti, la prima è un monologo quasi saggistico di critica sociale contro il positivismo. Dosto afferma che l'uomo ha un desiderio, un piacere, nella sofferenza, nell'autoumiliazione, che non si può curare con la religione o con l'ottimismo, ma solo con scienza e ragione per giungere alla "società del benessere".
La seconda parte invece è un racconto nel quale l'autore confessa delle azioni compiute nella sua vita a dimostrazione di come anche una persona di cultura possa, in realtà, nascondere un animo bieco e oscuro.
Ho scoperto Dosto con questo testo e penso di aver sbagliato.
Ho fatto davvero fatica a finirlo, tanto che mi ha fatto pensare di non essere portata per la letteratura russa.
Per me è inutilmente contorto, filosoficamente ridondante, una spirale vorticosa che però si attorciglia su sè stessa (sempre filosoficamente) senza giungere, forse nel nostro tempo ma forse non ne suo, ad alcun punto.

L'ho trovato inconcludente, noioso, circolarmente infinito. Non sono in vena di queste "pratiche mentali" diciamo così. Il titolo è comunque davvero azzecatissimo, il sottosuolo: quello che non vedi, quello che raccoglie gli scarti che cadono dall'alto, la parte al buio che viene calpestata.
Non abbiatene con me per questo giudizio, semplicemente non è il libro per me o non lo è stato in questo periodo.
Voglio approfondire la letteratura russa perchè se ho capito una cosa dai 3 titoli di questa settimana è che non è possibile conoscerla con libri così brevi.
Ci sarà un motivo se la stragrande maggioranza dei libri russi sono mattoni!
Veronica
Consigliato per appassionati di:
Letteratura russa - Classici - Narrativa straniera
Quarta di copertina:
Pubblicato nel 1864, Memorie del sottosuolo è il libro che annuncia i capolavori della maturità (Delitto e castigo uscirà appena due anni dopo). Già inconfondibilmente dostoevskiana è la voce che procede allo scandaglio dell'animo umano senza risparmiarsi nulla e senza indietreggiare davanti alle verità piú amare. Con i suoi tratti ampiamente autobiografici, il protagonista delle memorie è un uomo timido, senza risorse e protezioni, che la brutalità della vita sociale respinge nel sottosuolo, e a cui non resta che cercare uno sfogo provvisorio tormentando chi sta ancora piú in basso di lui: Liza, misera prostituta alle prime armi, incontrata in una sera di neve bagnata.
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