Review: Haiku
- ilgiardinoinglese
- 17 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 19 mar 2021
Il fiore della poesia giapponese da Basho all'Ottocento
Haiku
_ pag. 266 _Mondadori_ 1° ediz. 1998
Lo haiku è la forma di poesia più breve, immediata e intensa che esista al mondo.
Nato nel Seicento in Giappone come prima strofa di un componimento più lungo, ha conquistato presto il posto di poesia a sè stante nel pieno di uno sconvolgimento sociale e culturale del paese, scandendo inoltre la storia della poesia giapponese.
Un haiku è formato da tre frasi, suddivise in 5, 7 e 5 sillabe, nelle quali la natura ha un ruolo deciso e predominante.
Queste due frasi, nella tradizione, devono essere contrastanti:
"Mondo di sofferenza:
eppure i ciliegi
sono in fiore."
Kobayashi Issa (1763/1827)
oppure apparentemente sconnesse:
"Sono arrivato fino a qui
senza morire -
e finisce l'autunno"
Matsuo Basho (1644/1694)

Una forma di poesia davvero delicata e senza tempo; dal Seicento all'Ottocento possiamo trovare gli haiku che più rispettano la tradizione, dal Novecento in poi qualcosa di più esplicito e meno aulico o con una diversa struttura rompendo così gli schemi classici e rendendo i componimenti non classificabili puramente negli haiku.
"Pianta i piedi nella piena,
lo spaventapasseri,
e resiste"
Masaoka Shiki (1867/1902)
Questo tipo di poesia è stato adottato anche da autori di altre nazionalità, modificandone
leggermente la struttura della metrica e i traduttori hanno dovuto mantenere la delicatezza, l'immediatezza e il fascino originari pur usando lingue dai suoni e regole grammaticali completamente diverse.
La condensazione di un' immagine o idea intensa è un'arte complessa nella sua estrema e apparente semplicità; usare un immaginario sobrio, discreto, gentile e un lessico sincero.
Mostra, non dire.
L'haiku è definita poesia "non finita" perchè ogni poesia richiede che il lettore la termini nel suo cuore. Una raccolta di haiku, questa della Mondadori nella nuova edizione, davvero imperdibile.
"Lungo il giorno:
si sfiniscono gli occhi
sul mare"
Tan Taigi (1709/1771)
Veronica
Consigliato per appassionati di:
Poesia - Filosofia Orientale - Giappone
Quarta di copertina:
Lo haiku, la più piccola forma di piesia esistente, scandito in tre versi di cinque, sette, sinque sillabe, affonda le radici nel passato remoto della cultura nipponica; originariamente era la prima strofa (hokku) di un componimento più lungo, ma acquistò un'importanza sempre crescente finio a essere riconosciuto come genere indipendente. Questa antologia ne segue lo sviluppo dalla prima grande fioritura nel Seicento, epoca di profondo rinnovamento sociale in Giappone, fino alle soglie della contemporaneità, attraverso traduzioni che mirano a restituire al pubblico italiano l'icasticità e la purezza di una forma espressiva che ha sempre affascinato l'Occidente.
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