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Review: Il Tartufo di Moliere

  • ilgiardinoinglese
  • 26 mar 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Ovvero l'impostore, commedia in cinque atti del 1664 che non perde di splendore nonostante i secoli.



Il Tartuffo, ovvero l'impostore - Moliere

_ pag. 172 _Garzanti_ 1° ediz. 1664


Eccoci alla terza e ultima recensione dedicata alla settimana del teatro in vista della Giornata Mondiale del Teatro di sabato 27 Marzo 2021.


Senza dubbio meno conosciuto ai più rispetto ad altre sue opere come "L'Avaro" o "Il malato immaginario", è una commedia che nella sordina andrebbe rivalutata.

E' ironica, irriverente, barocca e un pò macabra che non va tanto per il sottile.


I personaggi di Moliere sono molto dinamici e decisamente schietti e diretti, mai misteriosi. Tutti tranne lui, il Tartufo (o Tartuffo) che invece ha una psicologia contorta e indiretta.


Una commedia ricca di comicità e allo stesso tempo pregna di cattiveria subdola, celata ma attiva e fremente. Il tema della maschera che nasconde le nostre parti peggiori, già caro in Pirandello, giunge atteso. Così come la reazione delle persone a queste maschere: chi si fida e si affida e chi, sospettoso, le combatte.


Una piccola curiosità è rappresentata dal fatto che originariamente fosse una commedia all'italiana in 3 atti, dove il cattivo, il Tartufo, vince! Re Luigi XIV e il clero però non furono d'accordo, si ritenne riprovevole la vittoria del male sul bene e di rimando sul re, il regno e la Chiesa, e ne ordinò la modifica. Moliere dovette trasformare il finale e finì per essere una commedia in 5 atti.


"L'intera opera è una satira nei confronti della società nobile francese del '600. Il Tartuffo è infatti l'emblema dell'ipocrita che vive sotto la maschera della devozione religiosa e dell'amicizia verso Orgone ma in realtà vuole approfittare della sua fiducia per trarne vantaggio e, in seguito, tradirlo."

Del resto durante la presentazione dello spettacolo lo stesso Moliere disse:


"Il compito della commedia essendo quello di correggere gli uomini divertendoli, presentando i vizi e i difetti in modo anche esagerato."

Il Tartuffo rappresenta la quintessenza del detto "l'abito non fa il monaco". Moliere ha una scrittura vivace e sagace, lievemente agè e ridondante perchè siamo pur sempre nel 1600. Una lettura, e uno spettacolo teatrale, da non perdere!


Veronica

 

Consigliato per appassionati di:

Teatro - Commedia - Classici


Quarta di copertina:

"Il Tartufo", che costò all'autore le ire della corte e del clero, mette in scena una satira dissacrante e irriverente contro la bigiotteria, i falsi perbenismi e i vizi di chi si crede depositario di ogni virtù

 

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