Romanzo siciliano - Recensione
- ilgiardinoinglese
- 8 lug 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Una lettura per immergersi nei meandri del decadentismo gotico di fine settecento che non stanca mai.
Romanzo siciliano - A. Radcliff
205 pag. - Inglese - 1° edizione 1790
Cosa succede se un romanzo gotico incontra il noir, il romance e il thriller? Nasce Romanzo Siciliano.
Un romanzo che posso suddividere in due sezioni: la prima, è tranquilla, delicata, garbata, si intravede il mistero; la seconda, dall'intreccio scoppiettante, dinamica, magnetica.
"Con quest'opera, che ebbe un'eco enorme nell'Inghilterra di fine Settecento, Ann Radcliffe sancì il successo del «gothic novel» fatto di trame complesse, dense di suspense, e impregnato di quel «culto del sud» che aveva caratterizzato il Grand Tour dei giovani dell'aristocrazia inglese sin dal XVII secolo."

Un gotico che sconfina in altri genere è davvero divertente da leggere. Gli ingredienti per la ricetta perfetta ci sono tutti, dal castello con un'ala proibita, alle atmosfere cupe, dalle grotte ai nobili a cavallo in corsa, dai preti superbi e avari alle donne gentili e martiri, e a condimento, tante prove da superare e un grande mistero.
Del resto Ann Radcliff è la madre del "genere gotico" che poi si sviluppò maggiormente nel secolo successivo, l'800; la pioniera della suspence orrorifica con descrizioni di paesaggi tempestosi, di personaggi maledetti e intrighi sepolti. Il suo grande acume narrativo influenzò molto tutta la successiva produzione inglese.
Si legge molto bene, l'intreccio lascia più volte sorpresi e il finale ancora di più. Una lettura da fare assolutamente per immergersi nei meandri del decadentismo gotico di fine settecento che non stanca mai.
Veronica
Consigliato per appassionati di:
Narrativa - Romanzo gotico
Quarta di copertina:
Verso la fine del XVI secolo, sulla sponda settentrionale di una Sicilia fosca e cupa, circondato da amene colline e fitti boschi, si erge il castello di Mazzini, un maniero di antica magnificenza appartenente a Ferdinando, quinto marchese di Mazzini, uomo dal carattere altero e una violenta passione per le donne. Dopo aver sposato in seconde nozze una donna dalla bellezza non comune, amante dei piaceri, del divertimento e dell'indipendenza, il marchese stabilisce la sua dimora a Napoli, dove è raggiunto dal figlio avuto dall'infelice prima moglie. Confinate nel castello, in cui la signora Me-non, una lontana parente, e un uomo di età avanzata, Vincenzo, affezionato da molti anni al marchese, provvedono alla loro educazione, Emilia e Giulia, le due figlie del marchese, vent'anni la prima e diciotto la seconda, conducono la loro vita in una profonda oscurità e sognano invano di uscire dai possedimenti del loro padre. Dotate delle migliori attrattive che caratterizzano le fanciulle allo sbocciare della loro giovinezza, le due ragazze trascorrono le belle sere dell'estate siciliana a conversare con la signora Menon nel casino che dà sulla parte meridionale del castello, una parte abbandonata dalle cui finestre traspare a volte una luce misteriosa. Un giorno il vecchio Vincenzo cade ammalato. Sentendo che il corso naturale della sua vita è giunto al termine, chiede insistentemente di vedere il marchese, poiché deve confessare ciò che da tempo lo tormenta e gli lacera l'anima. Al cospetto della signora Menon, il vecchio però spira senza poter rivelare la fonte dei suoi rimorsi e delle sue pene. Il ritorno in Sicilia del marchese, accompagnato dalla nuova moglie, dal figlio Ferdinando e da tutto il suo turbolento corteo, provvedere a riportare a galla le verità sepolte e i segreti inconfessabili custoditi tra le mura dell'antico maniero.
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